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Il crowdfunding immobiliare crescerà ancora: stime, previsioni e scenari

Lo dice a Build Lenders Giancarlo Giudici, Direttore Scientifico dell’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano. E nel Report Italiano sul Crowdinvesting entriamo anche noi.

Il crowdfunding italiano è a un passo dal miliardo e con l’arrivo del mercato europeo si aprono nuove opportunità. Secondo l’ultimo Osservatorio sul Crowdfunding della School of Management del Politecnico di Milano, oggi in totale i portali dedicati alla finanza alternativa dell’equity e del lending crowdfunding sono 79 e la cifra raccolta da privati e imprese ha raggiunto i 953,4 milioni di Euro, con il 76,3% delle campagne andata a buon fine.

Il boom del segmento real estate

Tra gli elementi di novità c’è da segnalare il boom del segmento del real estate crowdfunding, con 14 portali per un totale di 157,6 milioni tra equity e lending. E da questa ultima edizione del report, anche Build Lenders entra nel novero delle piattaforme, a conferma che il business c’è e cresce. Anche perché da oggi si potranno fare operazioni anche all’estero.

Entra in vigore l’European Crowdfunding Service Providers

In novembre, infatti, entrerà in vigore l’European Crowdfunding Service Providers, il regolamento che dovrebbe rendere il mercato più trasparente ed efficiente, ma soprattutto apre le frontiere: in Italia potranno arrivare operatori stranieri e da parte loro anche i portali italiani potranno espandersi all’estero.

Perché il real estate crowdinvesting piace agli investitori

Il real estate crowdfunding è un sottoinsieme del crowdinvesting che permette a investitori piccoli e grandi di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare, residenziale o commerciale, in cambio di una remunerazione del capitale.

Nel caso di Build Lenders, i progetti finanziati arrivano a rendere fino al 10% annuo.
Il successo si deve al fatto che, tradizionalmente, gli investimenti immobiliari richiedevano risorse consistenti in termini di capitale e, in un secondo momento, una gestione attiva dell’immobile che assorbe tempo e risorse. Build Lenders invece permette di risolvere alcune delle problematiche relative a questo tipo di investimento, perché offre la possibilità di partecipare ad un progetto con bassi importi di denaro, anche solo 300 euro, e di diversificare l’investimento, in quanto abbassando il capitale necessario per la singola operazione, ogni individuo può investire in un numero superiore di progetti con la possibilità di diversificare i propri investimenti sia per area geografica che per dimensione e tipologia di immobile.

Gli investitori, poi, hanno un controllo diretto sull’investimento e la possibilità di interloquire con i promotori, anche al telefono, e di vedere lo stato avanzamento lavori, che viene monitorato con foto e video.

Il crowdfunding immobiliare nel mondo

Il real estate crowdfunding ha mosso i primi passi negli Stati Uniti dove le prime piattaforme sono nate nel 2012. Il Real Estate Crowdfunding Report 2019 pubblicato da Walliance e dalla School of Management del Politecnico di Milano ha mappato 144 piattaforme dedicate attive in tutto il mondo di cui 38 negli Stati Uniti, 72 in Europa e 34 in altri continenti.

In base ai dati analizzati dall’Osservatorio, a fine 2018 negli Stati Uniti erano stati raccolti complessivamente 13,6 miliardi di dollari, mentre in Europa 3 miliardi. Nel resto del mondo sono degni di nota i volumi realizzati in Asia mentre l’America del Sud dà qualche interessante segnale di crescita. In Europa nel 2019 è cresciuto sensibilmente il mercato francese (che ha raggiunto la soglia di € 800 milioni investiti). Seguono a ruota Germania (710 milioni) e Regno Unito (410 milioni).

In Italia il real estate crowdfunding traina il settore

Gli ultimi 12 mesi hanno rafforzato la forte crescita dell’industria del crowdinvesting in Italia, che si conferma un’ottima opportunità sia per le imprese che vogliono finanziarsi sia per gli investitori a caccia di rendimenti: 503,7 milioni di euro i finanziamenti erogati, con una crescita del 172% rispetto ai 12 mesi precedenti, che già registravano un raddoppio per il secondo anno consecutivo.

La raccolta complessiva dal 2014 è salita a 953,4 milioni di euro, sfiorando il miliardo, con il 76,3% delle campagne andate a buon fine.  L’industria del real estate crowdfunding è stata particolarmente vivace e se un anno fa si contavano 11 piattaforme dedicate attive (nel 2018 erano appena 2) oggi sono salite a 18, compresa Build Lenders.

I progetti finanziati nell’ultimo anno hanno raccolto 85,2 milioni di euro (+75%): 34,3 milioni dalle piattaforme equity e 50,9 milioni dai portali lending.

Il segmento lending

Alla data del 30 giugno 2021 erano operative in Italia 14 piattaforme di lending specializzate in ambito immobiliare. La raccolta totale nell’arco dell’ultimo anno è stata pari a  50,7 milioni di euro e anche quest’anno si conferma superiore a quella attuata con il modello equity.

In totale le risorse cumulate erogate nel tempo sono pari a 89,9 milioni. Build Lenders, il portale fondato da Oreste D’Ambrosio, Alessandro Bortolani e Fabio Francesco Franco e diventato operativo nel 2021 ha già rimborsato il suo primo progetto e finanziato altri due, uno a Milano e uno a Sesto San Giovanni, raccogliendo in tutto 490 mila euro, mentre è ancora online la raccolta per un quarto progetto, a Monza, con interessi del 7,50% per l’operazione, pari al 10% annuo.

Crowdfunding immobiliare italiano: stime, previsioni e scenari del 2021

Ma quali sono le prospettive future del settore? Build Lenders lo ha chiesto a Giancarlo Giudici, Direttore Scientifico dell’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano.

«Per il crowdfunding immobiliare, nei prossimi 12 mesi stimiamo una raccolta di 50 milioni di euro dai portali equity e di 80 milioni dai portali lending. Nel medio termine», prevede il capo del team di ricerca che ha realizzato il report, «ci attendiamo una crescita annuale a doppia cifra».

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