Nel primo trimestre del 2023 sono stati investiti nel mercato immobiliare commerciale italiano circa 900 milioni di euro: un valore in forte diminuzione rispetto alla media degli ultimi 5 anni (-50%). Tuttavia, il mercato si è mantenuto dinamico con 56 transazioni chiuse nei primi 3 mesi dell’anno a fronte di una media quinquennale di 43. In termini di aree geografiche, Milano si conferma la destinazione preferita, registrando oltre il 40% del totale transato, seguita da Roma (11%). Grazie al positivo andamento dei settori della logistica e dell’hospitality, cresce la componente relativa alle altre città italiane (54%).
Secondo le prime prospettive, il mercato immobiliare nel 2023 potrebbe garantire performance positive, con i costi delle case stabili o in rialzo: un +4,5% previsto per Genova; a Bologna e Verona si attendono rialzi significativi (+3,9% e +3,2% rispettivamente); Milano continuerà la sua corsa (+2,9%). Insomma, i segnali positivi sono molti. Ecco i settori immobiliari che hanno maggiormente interessato gli investitori a inizio 2023 secondo una recente ricerca di Savills.
Il settore residenziale e quello dello student housing continuano ad attrarre gli investitori, soprattutto a Milano e Roma
È sempre alto l’interesse degli investitori per il settore residenziale, che nel trimestre è risultato essere il secondo della categoria per volumi di investimento, dopo fabbricati industriali e logistica. Molto bene anche il segmento dello student housing, le case messe a rendita e affittate agli studenti, soprattutto nelle grandi città universitarie. Gli investitori continuano ad essere concentrati su Milano, e anche Roma registra quote crescenti di mercato. Ad oggi a Milano sono in fase di realizzazione circa 7.000 appartamenti, progettati specificatamente per l’affitto (build-to-rent) e altri 600 a Roma.
L’attenzione degli investitori sul settore è sostenuta dall’elevata domanda e dalle prospettive positive di crescita dei canoni, soprattutto per quanto riguarda gli appartamenti per studenti, con prezzi previsti in crescita in quasi tutte le città, dove l’offerta di posti letto è notevolmente inferiore alla domanda potenziale.
Il settore della logistica domina gli investimenti nel primo trimestre 2023
Nel primo trimestre del 2023, il settore della logistica è tornato ad essere il principale destinatario di investimenti, rappresentando oltre il 30% del volume totale, e richiamando soprattutto capitali stranieri. Nonostante il mercato delle locazioni abbia registrato una flessione rispetto al livello record del primo trimestre del 2022, è cresciuto in modo significativo (+40%) rispetto alla media degli ultimi 5 anni, grazie a una domanda costantemente elevata.
Inoltre, la scarsa disponibilità di questa tipologia ha permesso ai canoni di crescere di circa il 9% anno su anno. La forte richiesta di spazi in affitto da parte degli operatori e il mercato interessante in termini di prezzi rispetto ai grandi mercati europei hanno quindi confermato il settore della logistica come uno dei principali obiettivi strategici degli investitori.
Il settore dell’ospitalità continua a crescere nonostante la scarsità di asset di prestigio
Grazie alla ripresa dei flussi turistici e a un trend positivo degli incassi medi giornalieri e per singola stanza, il settore dell’ospitalità sta continuando a raccogliere ottimi risultati, ottenendo il terzo posto per volume nel primo trimestre del 2023. Le principali città come Milano, Roma, Firenze e Venezia hanno un mercato liquido, ma l’offerta risulta molto limitata, soprattutto per quanto riguarda gli asset di prestigio. Tuttavia, ci si aspetta l’arrivo di nuovi operatori nel mercato italiano nei prossimi mesi.
Rallentano i volumi degli investimenti in uffici
Dopo l’eccezionale risultato ottenuto nel 2022, i volumi sono rallentati nel primo trimestre 2023, raggiungendo appena i 100 milioni di euro, un dato inferiore sia rispetto al trimestre precedente (-93%) che alla media di quelli degli ultimi 5 anni (-87%). Anche il numero di transazioni è diminuito: sono state registrate solo 10 transazioni, tutte caratterizzate da una dimensione media inferiore ai 20 milioni di euro.
Previsioni 2023: rallentamento iniziale, ma ripresa attesa nel secondo semestre
Quali sono le previsioni per gli investimenti immobiliari nei prossimi mesi del 2023? Secondo Marco Montosi, Head of Investment di Savills per l’Italia, citato da Idealista, l’attività di investimento subirà un rallentamento previsto, con una fase attuale di «price discovery» che si protrarrà per la prima metà del 2023, seguita da una stabilizzazione dei prezzi nel secondo semestre dell’anno. Tuttavia, la liquidità verso il settore immobiliare rimane elevata e una stabilizzazione dei costi di finanziamento porterà ad una ripresa dell’attività transattiva nella seconda parte dell’anno e ad un mercato più favorevole nel 2024.
Elena Zanlorenzi, Head of Research di Savills per l’Italia, sempre citata da Idealista, aggiunge che l’inflazione «core» rimarrà elevata per tutto il 2023, sostenendo l’ipotesi di una non inversione della politica monetaria almeno per i prossimi 12 mesi. Nei primi mesi del 2023, l’incertezza diffusa si è riflessa in un rallentamento dei volumi di investimento, continua Zanlorenzi: gli investitori, infatti, sono in attesa della fine della fase di innalzamento dei tassi di interesse, che li renderà più fiduciosi per la seconda parte dell’anno, favorendo una ripresa dei volumi. In generale, il rallentamento degli investimenti si protrarrà per i primi mesi del 2023, ma la situazione potrebbe migliorare nel secondo semestre dell’anno.
Conviene ancora investire nel mattone?
Il mercato immobiliare è un settore complesso che dipende da molte variabili, tra cui la situazione economica generale, le politiche fiscali, la domanda e l’offerta di proprietà immobiliari, i tassi di interesse e così via. Quindi, l’andamento del mercato immobiliare può variare notevolmente. È probabile che il mercato immobiliare continui a beneficiare della forte domanda da parte degli investitori, sia nazionali che internazionali, che cercano un porto sicuro per i propri capitali e una fonte di reddito stabile a lungo termine.
L’alternativa del crowdfunding immobiliare
Tuttavia, come sempre in ogni investimento, ci sono rischi e incertezze da considerare ed è importante fare una valutazione accurata prima di decidere cosa fare.
Alla luce di questo, l’investimento nel crowdfunding immobiliare può essere quindi una buona idea per diversi motivi. In primo luogo, il crowdfunding immobiliare consente agli investitori di partecipare a progetti immobiliari con investimenti relativamente piccoli, a partire da poche centinaia di euro, consentendo una maggiore accessibilità a un mercato che altrimenti sarebbe riservato solo a grandi investitori istituzionali.
In secondo luogo, il crowdfunding immobiliare offre ai partecipanti la possibilità di investire in una vasta gamma di proprietà, come ad esempio appartamenti, uffici, edifici commerciali, con un’ampia scelta di località e prezzi di investimento. Questo consente di diversificare il proprio portafoglio di investimenti immobiliari e di ridurre il rischio complessivo.
Inoltre, il crowdfunding immobiliare consente di investire in progetti immobiliari gestiti da professionisti del settore, come Build Lenders, che hanno una vasta esperienza e una ottima conoscenza del mercato, il che può aumentare le probabilità di successo.
Per saperne di più basta registrarsi su buildlenders.it.