I ragazzi d’oggi sembrano avere le idee chiare sulla casa che desiderano per il loro futuro e una ricerca a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con Coima, presentata al 30° Forum di Santa Margherita Ligure, ha tracciato l’identikit della loro casa: dove la vogliono, con quali caratteristiche e con quali servizi.
La casa del futuro: spazi aperti e coworking
Oggi circa il sessanta per cento di chi non vive più con la famiglia abita in una casa di proprietà e almeno la metà l’ha comprata con un mutuo. Alla domanda su come vorrebbero la loro futura casa, emergono precise caratteristiche.
Partiamo dagli spazi esterni: la presenza di un balcone o di un terrazzo privato resta un desiderio ben saldo per la maggior parte degli intervistati, assieme a luminosità e tecnologia, con connessione internet super veloce e un impianto integrato di aria condizionata. Infine, i servizi condominiali, soprattutto quelli di portineria, ritenuti indispensabili da oltre la metà del campione.
E per chi se lo può permettere, palestra e piscina condominiale sono il non plus ultra, assieme agli spazi comuni dedicati al coworking.
Domanda potenziale: 230mila richieste d’acquisto
La ricerca si è poi focalizzata sulle città di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino, e le tendenze individuate sono varie. Si stima per il 2030 una domanda potenziale annuale di unità abitative pari a circa 160 mila unità immobiliari per la locazione e 230 mila unità immobiliari per l’acquisto, valori considerati rappresentativi in scala della realtà italiana.
Il trend degli affitti: co-living e multifamily
I giovani che vivono in locazione abitano principalmente da soli e circa il 34 per cento del totale, con due o più coinquilini.
Nel corso dell’ultimo decennio, la percentuale di popolazione in locazione è cresciuta in tutta Europa a causa della mutata convenienza economica, dei cambiamenti sociali e della progressiva urbanizzazione. Due sono le principali tipologie messe in atto: il co-living, fortemente improntato sul concetto di comunità e condivisione, e il multifamily, destinato principalmente a famiglie con figli e coppie.
Nuovi stili di vita: casa hi-tech ma in campagna
Più in generale, secondo la società globale di servizi immobiliari commerciali Jones Lang LaSalle, ripresa da Idealista, la recente pandemia avrebbe rimodellato le esigenze dello stile di vita della maggior parte della popolazione, e non solo i giovani, secondo alcuni trend.
I cambiamenti dello stile di vita provocati dalla pandemia avrebbero infatti aperto nuove preferenze per i luoghi in cui vivere: non più in città, meglio nei piccoli paesi, dove allo stesso prezzo si può comprare una casa più grande, tanto si lavora da remoto. Il lavoro a distanza richiede infatti case più grandi e multifunzionali, possibilmente con spazi all’aperto, che rimangono una priorità da quando il lockdown ci ha insegnato quanto siano indispensabili.
Secondo Jll, gli alloggi di domani saranno dunque più agili e flessibili per venire incontro al nuovo equilibrio ibrido vita-lavoro. Infine, emergerà una tendenza sempre più decisa verso la sperimentazione di percorsi di inclusione sociale e autonomia abitativa per le persone con disabilità o in situazione di disagio sociale.
Caratteristiche della casa del futuro
In sintesi, casa del futuro per i ragazzi d’oggi dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
- Spazi esterni: la presenza di un balcone o di un terrazzo privato resta un desiderio ben saldo per la maggior parte degli intervistati, predominante rispetto al giardino ad uso esclusivo.
- Luminosità, connessione, clima: grande importanza viene attribuita alla luminosità dell’appartamento e a una connessione internet efficiente e veloce, oggi valutata indispensabile. Fondamentale la presenza di un impianto integrato di aria condizionata.
- Servizi condominiali: i servizi di portineria sono ritenuti indispensabili da oltre la metà degli intervistati. Palestra e piscina condominiale confermano un elevato interesse, mentre aumenta l’appetibilità la presenza di spazi dedicati al coworking.
I giovani desiderano quindi abitazioni che favoriscano il senso di comunità, l’integrazione tecnologica e la flessibilità. Questo è il ritratto della domanda del futuro: innovazione legata alla tradizione, una casa connessa ma che abbia anche il cuore.