Il comparto del real estate continua ad essere un motore importante per il crowdinvesting italiano e la conferma viene dall’ultimo report italiano sul crowdinvesting a cura dell’Osservatorio del Politecnico di Milano. La raccolta totale nel segmento lending immobiliare nell’arco dell’ultimo anno è stata pari a 83,15 milioni di euro e si conferma superiore a quella attuata con il modello equity. In totale le risorse cumulate dal 2020 ad oggi sono pari a € 176,49 milioni.
Da luglio 2021 a giugno 2022 le risorse complessive affluite ammontano a 127,25 milioni mentre nel 2021 il flusso di raccolta è stato pari a 92,12 milioni: si evidenzia quindi una crescita pari a +38,1%. Se però osserviamo i singoli semestri, si nota per il lending un incremento progressivo, legato anche al significativo aumento delle piattaforme attive.
Che cos’è il real estate crowdfunding
Il real estate crowdfunding è un sottoinsieme del crowdinvesting che permette a diffusi investitori di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare in ambito residenziale o commerciale, in cambio di una remunerazione del capitale. Il progetto tipicamente è relativo all’acquisto di un immobile, affinché sia messo a reddito, piuttosto che alla ristrutturazione di una proprietà immobiliare, che pure sarà messa a reddito o venduta maturando una plusvalenza.
Perché il crowdfunding è diverso dal classico investimento immobiliare
Tradizionalmente gli investimenti immobiliari sono sempre stati accessibili solo ad una limitata parte della popolazione, questo perché essi richiedono, per definizione, di immobilizzare risorse consistenti in termini di capitale e, in un secondo momento, una gestione attiva dell’immobile che assorbe tempo e risorse (si pensi alle imposte e alla manutenzione). Inoltre, un investimento immobiliare è caratterizzato da bassa liquidità e una limitata possibilità di diversificazione.
Il real estate crowdfunding semplifica gli investimenti
Il real estate crowdfunding permette di risolvere alcune delle problematiche relative a questo tipo di investimento, ad esempio:
- possibilità di partecipare ad un progetto con bassi importi di denaro;
- opportunità di diversificazione, in quanto abbassando il capitale necessario ogni individuo può investire in un numero superiore di progetti;
- delega della gestione dell’immobile al promotore del progetto;
- controllo diretto sull’investimento e possibilità di interloquire con i promotori (laddove invece i classici fondi di investimento immobiliare offrono scarse opportunità di coinvolgimento del risparmiatore nelle scelte di asset allocation).
Tre tipologie di piattaforme real estate
- Piattaforme equity: in questo caso l’investimento avviene attraverso sottoscrizione di titoli di proprietà del capitale di un veicolo societario che promuove il progetto immobiliare; alcune volte (laddove la normativa lo permette) l’investitore è iscritto come proprietario diretto dell’immobile
- Piattaforme lending: l’investimento avviene prestando denaro ai promotori del progetto immobiliare, che poi lo rimborseranno riconoscendo una remunerazione, che può essere fissa o indicizzata
- Piattaforme ibride, che prevedono entrambi i modelli precedenti.
Le piattaforme di lending rappresentano il 51% del mercato a livello mondiale, quelle di equity il 27%, le ibride invece sono il 18%. Questa distribuzione cambia considerando l’Europa, dove ben 19 tra le 20 piattaforme più importanti seguono il modello lending o quello ibrido.
Build Lenders supera il rendimento medio
Secondo l’ultimo Real Estate Crowdfunding Report disponibile, il rendimento medio annualizzato a consuntivo sulle operazioni proposte dalle maggiori piattaforme europee è compreso fra 5,25% e 10,84%. Con punte che arrivano però al 12%, come avviene nell’ultimo investimento proposto da Build Lenders per la realizzazione di 17 box auto a Roma.
Le prospettive del crowdfunding immobiliare
Secondo i ricercatori del Politecnico di Milano, nei prossimi mesi il mercato potrebbe continuare a crescere linearmente. Alcuni fattori potrebbero però frenare i volumi, per esempio l’aumento dei tassi di interesse e le difficoltà di approvvigionamento per il materiale edilizio, ma i prezzi del mercato immobiliare al momento rimangono sostenuti, soprattutto nelle aree urbane. In particolare, per il comparto lending, sarà fondamentale dare certezza agli investitori su quali saranno le “regole del gioco” nel futuro, una volta recepito pienamente il Regolamento ECSP, che sarà l’occasione per una crescita delle piattaforme italiane anche in altri paesi esteri.
Per saperne di più basta registrarsi su buildlenders.it.